La pandemia continua ad accelerare il passaggio al digitale delineando sempre di più i benefici derivanti dagli investimenti pregressi in ambito Industria 4.0 e nella digitalizzazione dei processi.
Ma quali tecnologie e quali trasformazioni organizzative saranno mantenute e risulteranno indispensabili in questa NEW NORMAL?
In Italia nei prossimi 2 anni la trasformazione digitale sarà una priorità per il 50% dei top manager, il cloud registrerà una crescita del 21%, passando dal 62% attuale all’83% nel 2022 e l’intelligenza artificiale crescerà del 17%, passando dal 34% al 51%. Questi sono alcuni dei dati emersi dallo studio di IBM Institute for Business Value “Covid-19 and the Future of Business”, basato sul contributo di oltre 3.800 C-Suite Executive attivi in 20 paesi e 22 settori.
Anche il Digital Transformation Index di Dell Technologies rivela che oltre l’85% delle aziende del nostro paese ha dichiarato di aver deciso di accelerare gli investimenti in digitalizzazione nel corso del 2020. Un dato significativo, non solo perché superiore alla media europea (75,3%), ma anche perché colloca l’Italia davanti a paesi da sempre più maturi in ambito tecnologico. Il Regno Unito, ad esempio, si ferma al 72,3%, la Germania al 71,7% e la Francia al 70,7%.
Anche questa ricerca ha evidenziato che in seguito alla pandemia da Covid-19, quasi sei organizzazioni su dieci hanno accelerato il processo di trasformazione digitale. Barriere tradizionali come l’immaturità tecnologica e l’opposizione dei dipendenti al cambiamento sono state superate: il 66% dei dirigenti ha affermato, infatti, di essere riuscito a portare a termine le iniziative che in precedenza incontravano resistenza.
Tutti dati che dimostrano come la trasformazione digitale ha assunto un’importanza sempre maggiore sulla scia della pandemia di coronavirus.
Gli ultimi avvenimenti hanno, quindi, costretto i leader IT a ridefinire le priorità delle loro roadmap strategiche, con molti che adottano software cloud per la collaborazione video e creano app che consentono ai lavoratori di entrare negli uffici seguendo precise pratiche di distanziamento sociale e tracciamento dei contatti. Tutto ciò è completato da implementazioni di software di machine learning (ML), che aiuta le aziende a gestire il modo in cui i prodotti passano attraverso le catene di fornitura trasformate pesantemente dal passaggio da un commercio quasi tutto offline al mondo più veloce e immediato dell’eCommerce.
Ma come intraprendere il percorso verso la Digital Transformation?
Superare i pregiudizi – Il primo grande passo da compiere è sicuramente di tipo mentale, è necessario far sparire tutta la diffidenza verso il concetto di innovazione.
Investire – bisogna essere consapevoli che la digitalizzazione non è gratuita, rappresenta un investimento e naturalmente, come per tutti gli investimenti, non è una decisione da prendere in fretta e furia, occorre valutare con attenzione quali cambiamenti adottare e quali vantaggi portano all’azienda.
Coinvolgere l’intera azienda – Un percorso così impegnativo non può e non deve essere circoscritto ad una sola parte dell’impresa ma deve coinvolgere tutti per poter funzionare e dare i suoi frutti.
Definire i nuovi obbiettivi – Quali risultati si vogliono ottenere rispetto ai clienti? Fare un’analisi del cliente, che oggi più che mai, è cambiato e da qui disegnare la nuova strategia su misura, che tenga conto del mutevole scenario in cui ci troviamo.
Tutti passaggi sicuramente importanti che però possono facilmente risultare inefficaci se non ci si affida a dei professionisti. Affidarsi ad una azienda in grado di inserire efficacemente la Digital Transformation nella propria attività significa avere accesso a tutte quelle innovazioni che ottimizzano i processi di produzione, quelli legati al marketing ed al servizio, oltre che ogni singolo aspetto che possa portare all’azienda vantaggi tangibili e duraturi di competitività.
Non si tratta solo ed esclusivamente di una questione tecnologica, ma di un procedimento che coinvolge tutto il capitale umano ed impone di sviluppare all’interno della propria azienda, tutte le competenze e professionalità in ogni singola area. Si tratta di saper ripensare regole e modelli di leadership e di diffondere una nuova cultura e nuove skill. Procedimenti molto delicati che se non fatti adeguatamente rischiano di peggiorare solo la situazione.