Come sta cambiando davvero il panorama dell’ecommerce in Italia? Il nuovo Report Ecommerce Italia 2025 di Casaleggio Associati offre uno spaccato chiaro: nonostante un rallentamento rispetto agli anni post-pandemia, il settore continua a crescere. Il mercato ha infatti toccato gli 85,4 miliardi di euro, segnando un incremento del +6% rispetto al 2024.
Certo, non si tratta più di boom, ma di un’evoluzione più matura e strategica. Le aziende che vogliono restare competitive oggi devono capire dove sta andando il mercato e come differenziarsi.
I settori in crescita e quelli in difficoltà
Alcuni comparti si stanno distinguendo per performance brillanti. Parliamo di settori come:
- Scommesse e casinò, che segnano un sorprendente +31%;
- Auto e moto, in forte crescita con un +25%;
- Assicurazioni (+17%) e Moda (+16%).
Questi dati indicano un cambiamento nei comportamenti di acquisto, ma anche una maggiore capacità da parte delle aziende di rispondere in modo digitale ai bisogni dei clienti.
Altri settori, come l’Editoria (-14%) e il Turismo (che resta stabile), faticano ancora ad adattarsi. È qui che la trasformazione digitale non può più essere rimandata.
Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nell’ecommerce italiano
Uno degli elementi più evidenti emersi nel report è il ruolo sempre più strategico dell’Intelligenza Artificiale. Nel 2025, il 54% delle aziende utilizza soluzioni di AI per personalizzare l’esperienza del cliente, mentre il 39% le adotta per automatizzare i processi. In particolare:
- i chatbot e gli assistenti virtuali sono ormai parte integrante della customer experience;
- l’AI predittiva aiuta a ottimizzare la logistica e la gestione dell’inventario.
Ma l’adozione non è priva di ostacoli: il 24% delle aziende dichiara di non avere una strategia chiara e il 23% lamenta difficoltà d’integrazione con i sistemi esistenti.
Cosa cercano oggi i consumatori italiani?
L’esperienza di acquisto sta cambiando anche per chi compra:
- il 77% degli italiani ha acquistato online nell’ultimo anno;
- il 45% lo fa ogni settimana;
- il driver principale resta la consegna gratuita.
E anche le aspettative si stanno alzando: l’utente digitale oggi vuole chiarezza, velocità e assistenza in tempo reale.
Normative e scadenze: cosa aspettarsi nel 2025?
Il 2025 è un anno chiave anche per il contesto normativo. Le aziende devono prepararsi ad adeguarsi a diverse direttive europee:
- Il Digital Services Act introduce regole più severe in materia di trasparenza per le piattaforme;
- La Direttiva DAC7 obbliga le aziende online a fornire informazioni fiscali dettagliate;
- L’Accessibility Act, in vigore dal 28 giugno 2025, impone agli ecommerce con oltre 2 milioni di fatturato e più di 10 dipendenti di garantire piena accessibilità ai propri siti web.
Una scadenza da non prendere alla leggera: significa ripensare l’intera esperienza utente, dai testi ai form, dalla navigazione alle immagini.
Obiettivi per il 2025? Più vendite, più relazioni
Il report evidenzia anche quali sono oggi le priorità delle aziende italiane:
- Aumentare il fatturato (64%);
- Rafforzare la brand awareness (45%);
- Fidelizzare i clienti (44%);
- Acquisire nuovi clienti (41%).
In questo contesto, l’ecommerce non è più solo un canale di vendita. È un ecosistema digitale in cui esperienza, tecnologia e strategia devono dialogare.
In conclusione, cosa si evince dal report?
L’ecommerce in Italia sta entrando in una fase più matura. Le aziende che investiranno in digitalizzazione, tecnologie intelligenti e user experience accessibili saranno quelle capaci di cogliere le opportunità dei prossimi anni.
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