In un mercato sempre più compatto dove troviamo una grande quantità di prodotti di ogni tipo, spesso non così legati né al brand né alla necessità di recarsi nei negozi grazie alla forte presenza del canale online, diventa sempre più difficile differenziarsi e proporre qualcosa di davvero innovativo.
Ma allora come fare in modo che i clienti scelgano proprio noi, i nostri prodotti e servizi?
Spostare il focus della strategia dal prodotto al cliente, nello specifico, focalizzarsi sulla sua esperienza di consumo, da quando entra in contatto con il brand a quando la sua customer journey termina, sperando che sia il più tardi possibile.
In quest’ottica, entra in gioco un nuovo modo di intendere il modo in cui ci si propone sul mercato: il marketing esperienziale.
Evoluzione della Customer Experience, il Marketing esperienziale fa leva sulla sfera emotiva del consumatore per creare un legame personale e duraturo con il brand. L’intensità dell’esperienza, costruita in modo da essere coinvolgente, rilevante e personalizzata, vende non solo il prodotto ma uno stile di vita, aumentandone il valore percepito e la fidelizzazione al brand.
Per interagire con i clienti le aziende possono organizzare eventi, esibizioni, contest online o campagne particolari, dove l’elemento chiave in ogni iniziativa deve essere comunque quello di coinvolgere in toto gli utenti.
Lo scopo non è tanto quello di vendere un prodotto, quanto piuttosto quello di trasmettere un valore aggiunto connesso all’acquisto.
Il Marketing Esperienziale, inoltre, è in grado di stimolare il passaparola, elemento chiave nello sviluppo del mercato. Il passaparola è la campagna di marketing più efficace e credibile perché i consumatori soddisfatti che suggeriscono qualcosa sulla base della loro esperienza personale, sono una fonte non interessata e quindi altamente credibile. Si stima, infatti, che il 90% dei consumatori si fida della raccomandazione di amici e di conoscenti.
Il presupposto del marketing esperienziale, quindi, consiste nel creare forti legami tra brand e cliente, attraverso i cinque sensi.
Esistono diversi approcci al Marketing Esperienziale: uno dei più diffusi e autorevoli è sicuramente quello di Bernd Schmitt, professore di business internazionale alla Columbia University di New York.
Schmitt sostiene che l’esperienza del consumatore possono essere classificate in cinque moduli strategici esperienziali:
- Feel: È il modulo che evoca esperienze affettive, qui il marketing esperienzale si avvicina molto a quello emozionale
- Think: È il modulo che coinvolge l’esperienza cognitiva dell’apprendimento
- Act: È il modulo dell’esperienza fisica e mentale. Esperienze che spingono l’utente ad agire, e assumere determinati atteggiamenti o stili di vita
- Relate: È il modulo dell’esperienza derivante dall’interazione con altri. In questo caso si sviluppa un vero e proprio senso di appartenenza o si afferma il proprio status.
Come funziona il Marketing Esperienziale?
Il marketing esperienziale permette al consumatore di “vivere” il brand tramite un evento che lo connette al marchio e ai suoi prodotti. L’utente non è sempre guidato dalla razionalità nelle sue scelte d’acquisto ma anche, o soprattutto, da fattori emotivi; è alla ricerca di esperienze d’acquisto e di consumo coinvolgenti, piacevoli e personalizzate, e il marketing esperienziale lo porta al centro della scena.
Questa customer experience evoluta crea una connessione one-to-one tra brand e cliente e potenzia l’engagement grazie alla personalizzazione dell’offerta e alle reazioni stimolate sul piano emozionale.
L’impatto che ne deriva, è potenzialmente molto più incisivo della classica comunicazione a cui siamo abituati e permette infinite possibilità nell’elaborazione dell’esperienza rendendola sempre unica, significativa e desiderabile per il pubblico.
Conclusioni
Il consumatore ha una sua aspettativa legata al brand e grazie al Marketing Esperienziale è possibile risponde trasformando tale valore in un’esperienza live che realizza o potenzia positivamente la percezione del brand.
Il marketing esperienziale è, quindi, una strategia che coinvolge tutti i moduli indicati da Schmitt a cui oggi si aggiunge prepotentemente la componente digitale, dove l’utente ha adisposizione diversi canali per raggiungere gli store sfruttando la comodità del sistema eCommerce.
É impossibile pensare di tornare a un’era predigitale, anche se la ricerca del fattore “umano” è insito in ognuno di noi, è oramai assodato il valore aggiunto che una strategia digitale coordinata e controllata, può dare all’azienda, dove la “freddezza” apparente delle tecnologie, grazie al marketing esperienziale, si trasforma in un mezzo utile a generare clienti fidelizzati e soddisfatti dei loro acquisti, sia con il corpo che con la mente.