La trasformazione digitale non può rappresentare solo una opzione, ma deve essere l’elemento centrale sui cui puntare, attraverso la diffusione delle competenze, l’investimento nella ricerca e con interventi sulle infrastrutture di connettività: data center, accesso alla Rete ed evoluzione dei modelli operativi.
Ma come partecipare alla trasformazione digitale?
- La prima cosa da fare è certamente favorire l’incrocio fra business-tecnologia con lo sviluppo di nuove professionalità multidisciplinari, si pensi ai Chief Digital Officer, che si devono confrontare con lo sviluppo di filiere fisico-digitali e con la formazione di ecosistemi di scambio e condivisione basati su nuove piattaforme.
- Possedere la giusta competenza e gli adeguati strumenti per supportare il miglioramento dei processi decisionali aziendali rappresenta un vantaggio competitivo enorme rispetto alle aziende che non sono in grado di prendere le stesse decisioni con la stessa velocità e profondità. Per i Chief Financial Officer (CFO), la trasformazione digitale è perciò essenziale per migliorare i processi decisionali, e diventa un vero e proprio mandato per il successo aziendale.
- La terza direzione è quella che punta sul Capitale Umano come elemento di accelerazione. L’elemento centrale è considerare che la trasformazione digitale è dirompente all’interno delle stesse imprese e non solo sui mercati in cui operano. Bisogna, quindi, pensare ad una cultura manageriale rapida e agile, che sia in grado di affrontare la situazione dei mercati altamente influenzabili della trasformazione digitale, in grado di competere più efficacemente sui mercati globali che cambiano.
La rivoluzione digitale, dunque, allarga le aree di competenza e di responsabilità del direttore finanziario, Chief Financial Officer (CFO), come ci racconta, anche la ricerca di Accenture “From bottom line to front line. #cfo Reimagined“.
Secondo quanto raccolto da Accenture, il CFO, a seguito della rivoluzione digitale, non si deve limitare più ad attività di carattere tecnico come la redazione del bilancio o il controllo di gestione ma dovrà contribuire attivamente alla definizione della strategia aziendale. Da semplice contabile si dovrà trasformare in un vero e proprio business partner aziendale.
Le nuove tecnologie, oggi, quindi permettono di monitorare in tempo reale le dinamiche del business; rivedere e abilitare i processi su nuovi ambienti collaborativi; e soprattutto, generare insight e valore grazie a nuove funzionalità intelligenti che valorizzano algoritmi avanzati di analisi dei dati.
L’ampliamento delle sue competenze dipenderà, però, non soltanto dalla sua capacità di analizzare, grazie ai nuovi strumenti digitali, set di dati sempre più complessi ma soprattutto dall’abilità nel tradurre le informazioni in indicazioni strategicamente rilevanti.
La rivoluzione digitale, quindi, allarga le aree di competenza e di responsabilità del CFO che si dimostra la figura più autorevole a guidare la trasformazione digitale nelle aziende, in quanto, già tradizionalmente detentore di tutte le informazioni aziendali e gestore dei principali sistemi informativi, e quindi naturalmente già predisposto a guidare l’azienda alla trasformazione.