Il Data Driven Marketing è un nuovo approccio che fonde i principi del marketing tradizionale con le tecnologie di raccolta e analisi dati sugli utenti per creare strategie commerciali e messaggi tarati sulle esigenze di specifici target. In base ai dati collezionati, segmentati e organizzati si definiscono le migliori azioni per ottenere risultati. Il data Driven Marketing, quindi, usa il comportamento degli utenti per capire cosa fare e come muoversi in determinate circostanze.
Fare marketing non vuol dire vendere prodotti, ma intercettare bisogni e soddisfarli ecco perché è importantissimo capire gli utenti per conoscerne i bisogni, in modo da potere identificare il segmento di mercato che meglio può essere soddisfatta dal nostro prodotto.
Una strategia nata da questa nuova prospettiva è proprio il Data Driven Marketing , una prospettiva che privilegia la tipologia delle informazioni raccolte anziché il numero di contatti. Piuttosto che una folla indefinita di individui, le loro caratteristiche specifiche e ricorrenti danno forma ai singoli pubblici su cui è possibile lavorare in termini di mirate strategie di comunicazione.
La raccolta dati
Oggi la tecnologia permette di sfruttare i dati sulla navigazione Internet delle persone e le loro interazioni sui social media per creare strategie di marketing più mirate e puntuali. Queste strategie, che ricadono sotto il capello del Data Driven Marketing, si rivolgono ai buyer attivi, individui potenzialmente interessati a un’offerta perché, magari, hanno già compiuto ricerche online su un prodotto o un servizio.
La digitalizzazione ci offre la possibilità di utilizzare i dati a supporto delle decisioni, dati legati al genere, all’età e al luogo di residenza, così come i posti più frequentati; ma anche il lavoro, lo stato civile e il reddito sono fonti utili di dati.
Non dimentichiamo poi la rilevanza del comportamento sul web: i siti consultati, il tempo di permanenza su di essi, la traccia delle navigazioni, i contenuti più ricercati. Sui social è poi fondamentale conoscere dove vengono lasciati i “mi piace“, i commenti e le pagine più visitate. Fondamentale rimangono poi i comportamenti degli utenti sui siti e-commerce come la tipologia di prodotti scelti, la frequenza degli acquisti, l’eventuale iscrizione a newsletter o a forum, tutti dati che delineano la personalità e i comportamenti, aiutando a prevedere le più probabili future mosse.
Elaborazione dei dati e delle campagne
Una volta raccolti i dati questi devono essere elaborati in modo da delineare nella maniera più precisa possibile l’identikit del nostro utente sul digitale. Un ritratto che permetterà a chi si occupa del Marketing di elaborare strategie multicanale più puntuali e precise. Questo rende chiaramente più efficaci gli asset di marketing utilizzati migliorando la visibilità del brand, incrementando le vendite e riducendo al minimo il famigerato Churn Rate, il tasso di abbandono.
I Vantaggi di un approccio Data-Driven
Creare una relazione unica con i cliente/prospect – La parola chiave nel Data Driven è la personalizzazione che permette al brand di creare empatia con l’utente digitale permettendo così di creare una relazione unica e irripetibile
Attuare strategie di Realtime Marketing – Grazie a Data Driven la customer journey si trasforma in micromomenti di interazione tra il brand e il cliente/prospect e diventando opportunità fornire contenuti e informazioni a valore, non invasive, nel momento in cui il cliente o il prospect ne ha più bisogno.
Ridefinizione del target – Le nuove tecnologie attuali permettono di superare i limiti di una segmentazione socio-demograficadi permettendo l’acquisizione di informazioni su molti aspetti della vita di un cliente/prospect: le sue abitudini, i suoi hobby, gli interessi personali (musica, viaggi, letture…). Permettendo quindi alle aziende di poter conoscere meglio il proprio target di riferimento, e quindi dando la possibilità di definire promozioni e offerte più efficaci ed efficienti.
Purtroppo però solo il 2% dei brand raggiunge l’eccellenza nel Data-Driven marketing, nonostante questo però questa piccola fetta di aziende riesce ad aumentare fino al 20% i propri ricavi e sperimentare fino al 30% di risparmio sui costi.
Questo è quanto emerge da The Dividends of Digital Marketing Maturity, studio del Boston Consulting Group realizzato per Google. La ricerca dimostra , quindi, che la tecnologia può favorire miglioramenti rapidi nelle performance di business e, unitamente alla supervisione umana, che non deve mai mancare, può massimizzare in maniera incisiva l’impatto delle attività di marketing.