Skip to main content
BlogNews

L’ecommerce in Italia, oggi e domani

By 4 Novembre 2021No Comments
Tempo di lettura
4 minuti

Una panoramica sul mondo dell’ecommerce in Italia.

Qual è stato l’andamento dell’ecommerce in Italia e dei relativi e-shopper in questi ultimi tempi?
Facciamo una piccola premessa: il Covid-19 ha messo in luce l’importanza di una presenza online efficace.
Durante i mesi di restrizioni il commercio digitale ha avuto un ruolo di spicco, focalizzato al contempo sulle necessità quotidiane e sulla tutela della salute individuale.
Mai come in quest’ultimo periodo i termini “ecommerce” ed “e-shopper” sono stati tanto in voga nel nostro Paese.

Il 2020 in numeri e percentuali che fanno riflettere.

Ma passiamo ai dati sull’online che sono stati raccolti di recente. Vediamo qual è stato il comportamento delle persone in questi mesi e verso quali categorie hanno mostrato maggior interesse.

Stando a quanto dichiarato da Netcomm via Econerre, ​​da gennaio ad aprile 2020 ci sono stati 2 milioni di nuovi consumatori online in Italia (complessivamente, 29 milioni). Di questi, 1,3 milioni sono imputabili all’impatto del Coronavirus e al lockdown delle imprese.

Gli articoli per animali (+154%), gli alimenti freschi e confezionati (+130%), i prodotti per la casa (+126%) e la persona (+93%) sono le categorie che più hanno registrato un incremento delle vendite online.

Ci sono altri dati, stavolta provenienti dall’annuale report pubblicato da Casaleggio Associati.
In dicembre 2020, la diffusione dell’online tra la popolazione italiana (dai 2 anni in su) ha raggiunto il 74,7% (+4,7% rispetto al 2019), con 44,7 milioni di utenti unici mensili e un incremento di 3,2 milioni di utenti.
Le persone che oggi accedono da smartphone sono circa 39 milioni (il 90% della popolazione maggiorenne).
Di media sono connesse 32,2 milioni di persone (il 70,9% tramite smartphone), per un tempo medio di 2 ore e 18 minuti.

Un altro dato significativo riguarda l’andamento del fatturato 2020 delle aziende digitali: il 68% di quelle intervistate da Casaleggio Associati ha dichiarato un aumento (con una variazione media del +56%).

Si tratta di numeri e percentuali che fanno riflettere sulla funzione del commercio online, attuale e futura. Così come sull’importanza di una presenza coerente e strutturata.

L’online in Emilia-Romagna: cosa scelgono gli imprenditori?

Ecco arrivare un po’ di dati sulla regione alla quale apparteniamo come azienda, l’Emilia-Romagna.
L’anno scorso, l’Ufficio Studi Confesercenti Emilia-Romagna ha pubblicato i risultati di un’indagine condotta su un campione di negozi della regione che utilizza l’ecommerce.
Secondo quanto raccolto, il 52% degli imprenditori gestisce le vendite online attraverso il proprio sito Internet. Il 31% si serve anche dei marketplace. Il 16% si affida solo a questi ultimi, specie a Ebay e Amazon.
Il 53% delle realtà intervistate utilizza l’ecommerce da più di 5 anni.

L’indagine rivela un aumento del numero delle imprese del commercio al dettaglio che hanno avviato un’attività di ecommerce come azione secondaria. Dal 2010 al 2019, si parla di un incremento del 77% (da 2.581 imprese a 4.569).

Il mercato ICT in Italia: previsioni di investimento.

In base a quanto emerso alcuni giorni fa dalla presentazione di Assintel Report 2021, il mercato dell’Information & Communications Technology chiuderà quest’anno con una crescita del 4,1% rispetto allo scorso anno e una spesa di 34,4 miliardi di euro.
L’anno prossimo continuerà a crescere, superando i 35 miliardi di euro fino ad arrivare a 36,4 miliardi di euro nel 2023, mantenendo una crescita media annua del +3,3%.

Negli ultimi 12 mesi, quelli dei servizi e delle tecnologie per migliorare la connessione aziendale sono gli ambiti in cui più si è investito.
Nel 42% delle aziende, la spesa ICT totale non è cambiata, interessando soprattutto i progetti a sostegno delle attività durante la crisi. Il 9% delle imprese ha aumentato la spesa per sviluppare progetti innovativi e un 3%, pur riducendo la spesa totale, ha continuato a investire su progetti innovativi.
Il 32% delle aziende non ha però attivato il cambiamento, diminuendo o posticipando gli investimenti.

Sempre stando ai confronti svoltisi durante la presentazione di Assintel Report 2021, nei prossimi mesi le aziende si concentreranno sull’innovazione dei modelli di interazione con i clienti, sulla creazione di servizi a valore aggiunto per i prodotti venduti online e sull’internazionalizzazione delle attività.

L’ecommerce in Italia: quali priorità e quali necessità?

La pandemia ha accelerato la trasformazione digitale delle imprese italiane e il processo di digitalizzazione delle persone. Lato utenti, infatti, sono in molti ad aver approcciato seriamente l’ecommerce per la prima volta solo in questi mesi.

Esserci, soddisfando i bisogni delle persone, deve essere una priorità delle imprese.
In relazione a questo obiettivo, da un lato occorre potenziare la propria presenza online, il brand, lavorando per renderlo competitivo attraverso una strategia coerente e perseguibile. Serve garantire una buona user experience, stabilire più punti di contatto con i consumatori, avere estrema cura del customer care. È necessario essere chiari e trasparenti nel messaggio, offrire qualità e unicità, rimediare alle possibili problematiche in modo tempestivo.
E c’è una breve, ma imprescindibile riflessione da fare: bisogna mettere dipendenti e collaboratori nelle condizioni di poter dare il loro meglio, in azienda come da remoto. Ecco perché è necessario investire negli strumenti operativi utili a questo scopo, puntando all’innovazione a cominciare innanzitutto dal team, che poi è il fulcro stesso dell’impresa.

L’ecommerce in Italia ha davanti a sé un buon margine di crescita. Sta alle aziende stabilire dove e come essere digitalmente presenti.
In SMC Consulting possiamo garantirti una presenza performante ed efficace grazie a un ecommerce funzionale, veloce, sicuro e ad alte prestazioni.
Contattaci per fissare un appuntamento, ne discuteremo in modo più approfondito.