
Tre consumatori europei su quattro dicono che manterranno i loro livelli di shopping online anche dopo la pandemia, il che significa che non ridurranno i loro acquisti da eCommerce anche se ora si possono di nuovo fare nei negozi tradizionali.
Durante le serrate dell’anno scorso, il 96% dei consumatori in Europa ha fatto acquisti online, questo dato è in aumento rispetto al 60% dell’anno precedente e sembra, quindi, che il passaggio allo shopping online sia qui per restare.
Il 74% dei consumatori, infatti, dice che non ha alcuna intenzione di ridurre significativamente i suoi acquisti online ora che può accedere di nuovo ai negozi della strada principale. Questo è quanto si dimostra “The New State of Retail”, un rapporto di Checkout.com, tra oltre 10.000 consumatori e 500 rivenditori online.
Uno dei risultati chiave della ricerca è che il 43% dei commercianti ha detto di essersi trovati impreparati rispetto al forte aumento dei pagamenti cross-border in Europa dell’anno scorso, non avevano i metodi di pagamento necessari per catturare la grande domanda dei nuovi mercati che si sono aperti. Questo, purtroppo, ha portato ad una perdita di entrate, rispetto alla grande possibilità che si era aperta.
Quando si tratta di pagare la merce che hanno ordinato online, gli acquirenti europei preferivano pagare globalmente attraverso portafogli digitali, come PayPal e Alipay. Anche Visa e Mastercard sono molto popolari, seguite dalle altre carte di credito e di debito nazionali.
Oggi, invece, l’80% dei consumatori si aspetta di pagare usando nuovi metodi di pagamento come “Buy Now Pay Later”, crypto e portafogli digitali, inoltre, il 30% dice che ora vuole attivamente provare nuove soluzioni di pagamento sulla base delle proprie esperienze digitali fatte lo scorso anno. Un consumatore su otto ha usato un nuovo metodo di pagamento digitale per la prima volta.
Cosa succede in Italia?
Secondo il report Smart e-commerce 2021 di Ups nell’ultimo anno gli italiani che hanno effettuato acquisti “prevalentemente o solo online” sono balzati dall’8% al 45% del totale. La percentuale di chi spende “solo o principalmente in negozio” è passata, a sua volta, dal 55% al 25%.
Tra le ragioni che hanno spinto i compratori verso l’online, il 41% degli intervistati ha indicato come fattore principale la comodità della consegna, il 50% la convenienza percepita, il 61% la possibilità di trovare più facilmente offerte e saldi.
Ad interessare particolarmente gli utenti del web è la consegna gratuita degli articoli acquistati, opzione gradita dal 60% di chi ha un’età compresa tra 18 e 24 anni e dal 64% degli over 55. Fondamentale per l’83% degli intervistati la reputazione del partner incaricato per la consegna di quanto ordinato.
La percentuale di consumatori italiani che hanno dichiarato di voler effettuare “solo o prevalentemente” acquisti online passa dall’8% pre-pandemia al 15% post pandemia. Mentre la previsione di acquistare “tutti o quasi tutti” gli articoli in negozio, dal 55% pre-pandemia scende al 36% post-pandemia.
L’Italia, quindi, segue il trend europeo per cui gli acquisti online sono entrati a pieno titolo nelle abitudini dei consumatori. Un’opportunità importante che però non esclude l’utilizzo di canali tradizionali, ma che dimostra come la soluzione vincente, per il prossimo futuro, sia la sinergica convivenza tra l’online e l’offline, l’omnicanalità.