
È in dubbio come gli avvenimenti dell’ultimo anno abbiano accelerato il processo di innovazione tecnologica, cosa che sta avendo importanti ripercussioni anche sul comportamento dei consumatori.
Sono sempre di più le piattaforme di eCommerce, ossia siti dove poter fare acquisti online. Una modalità spesso più comoda e potenzialmente sicura, in quanto tutti i pagamenti sono tracciati, che offre la possibilità di acquistare prodotti provenienti da tutto il mondo. Queste caratteristiche hanno fatto sì che negli ultimi anni anche il numero di italiani che decidono di comprare da questi siti sia cresciuto. Gli acquisti online, poi, sono cresciuti enormemente grazie e a causa del bisogno di distanziamento sociale dovuto al Covid-19.
L’85% degli acquirenti digitali italiani effettua, in media, almeno un acquisto online al mese, questo è quanto si evince da dalla ricerca di Idealo, che evidenzia come il mercato italiano sia dominato da clienti abituali.
Nello specifico 5 su 6 acquistano online almeno una volta al mese, ovvero il 61,1% del campione, a cui va aggiunta la percentuale del 23,9%, che rappresenta coloro che acquistano almeno una volta a settimana. Il 15,0% degli intervistati, inoltre, ha dichiarato di fare shopping online una volta ogni trimestre o meno.
Più della metà dei consumatori digitali italiani fa una comparazione dei prezzi e acquista online un prodotto di elettronica e, sulla base dell’andamento delle intenzioni di acquisto registrate sul portale italiano di idealo, nel 2020 gli articoli di elettronica sono stati i più cercati.
È cresciuto l’interesse online per alcune categorie di prodotti, ad esempio, secondo Google c’è stato un aumento imprevisto dell’interesse per i termini “negozi di alimentari” e “asporto” nei giorni infrasettimanali, mentre per “consegna a domicilio” e “codici sconto” è maggiore durante i fine settimana. I consumatori hanno cercato online ispirazione per lo shopping. Hanno registrato un aumento dell’interesse ricerche quali “idee per il bagno” e “idee per la palestra in casa”. Anche dopo la riapertura dei negozi fisici, ci si aspetta, quindi, che la ricerca di ispirazione online resterà uno dei primi passi nel percorso di acquisto.
Chi sono i nuovi consumatori?
Secondo la nuova edizione della ricerca di Netcomm in collaborazione con MagNews, che hanno analizzato l’evoluzione dei gruppi di consumatori ci sono cinque nuove tipologie di acquirenti:
- Il contemporaneo: giovane e residente al centro/sud Italia, che acquista senza una particolare preferenza, sia online che nei negozi tradizionali. Ama di più lo scambio diretto ma in questo periodo, per il bisogno del distanziamento sociale, ha preferito l’eCommerce e ora lo mette sempre più tra le sue abitudini.
- Il fast shopper: donna sui 45 anni con scarsa dotazione tecnologica e titolo di studio basso, acquista online per importi medio-bassi
- Il tradizionale: over 65, abitante al nord Italia preferibilmente nei centri medio-piccoli. Lui preferisce acquistare nel negozio di quartiere, di fiducia. A causa della pandemia ha dovuto abbandonare le sue abitudini per scoprire il canale online.
- L’omnicanale: Uomo o donna di mezza età che abita nelle grandi città. Normalmente fa acquisti indifferentemente sia online che sui canali tradizionali, ma ora pur muovendosi agilmente tra le diverse soluzioni e opportunità offerte dall’omnicanalità, ha convertito le proprie abitudini verso punti di contatto e canali online, diventando consumatori digitali sempre più radicati;
- Il digitale: Prevalentemente uomo trentenne e/o over 55 che vive in grandi centri, con un ottimo livello di istruzione e una buona dotazione tecnologica. La sua esperienza d’acquisto è molto articolata ed è prevalentemente online. La rilevanza di questo gruppo è aumentata considerevolmente nell’ultimo anno, sicuramente per l’effetto amplificatore che la pandemia ha generato verso i comportamenti di acquisto che, comunque, erano già fortemente legati al contesto digitale.
In conclusione, le abitudini dei consumatori cambiano, nascono nuove esigenze, gli schemi esistenti mutano in continuazione e le aziende devono essere pronte a fronteggiare queste trasformazioni per rispondere ad un consumatore che diventa sempre più digitale.