Le caratteristiche degli ecommerce che convertono bene.
Gli ecommerce che convertono e gli ecommerce che non convertono (o non come si vorrebbe): ecco come si divide il mondo del commercio digitale.
Tradotto: ci sono ecommerce che funzionano in termini di efficacia e ritorno economico ed ecommerce che non producono i risultati sperati.
Partiamo da un dato di fatto: l’apertura di un negozio online richiede energie, tempo e denaro. Ecco perché è necessario fare le cose per bene, evitando di sciupare tutte e tre queste cose.
E qui arriva la domanda delle domande: cosa significare fare le cose per bene? Come si traduce in termini pratici? Quali sono gli step da seguire per non avere sorprese?
Ricerche di mercato, ottimizzazione, appeal: tre keywords per ecommerce che convertono.
Come primissima cosa, gli ecommerce efficaci hanno prodotti che sono il frutto di un’attenta analisi di mercato. Sono articoli studiati e scelti con attenzione, capaci di distinguersi da quelli della concorrenza. Si rivolgono a un pubblico preciso, quindi a determinate personas (consumatori-tipo) e seguono le tendenze del momento. In altre parole, cavalcano l’onda giusta.
Google Trends, a quest’ultimo scopo, è un alleato potentissimo, perché permette di scoprire i termini di ricerca di tendenza e di studiare il comportamento delle persone. Conosci questo strumento gratuito di Google? L’hai mai utilizzato?
Passiamo ora a un altro fattore fondamentale: l’ottimizzazione.
Gli ecommerce che convertono bene sono ottimizzati per i motori di ricerca e i dispositivi mobile. Garantiscono quindi una buona esperienza di navigazione da pc e da smartphone.
Rivolgersi a un SEO specialist è un’ottima idea: in questo modo si avrà la certezza di avere un sito con questa caratteristica fondamentale. Contattaci per una consulenza!
Non sottovalutiamo il ruolo delle immagini di qualità e delle descrizioni di prodotto seducenti: entrambe possono fare la differenza rispetto ai competitor!
In fin dei conti, chi sarebbe attratto da un sito brutto e scritto male? Te lo diciamo noi: nessuno.
Un ecommerce deve puntare a due cose: velocità e semplicità.
Negli ecommerce ben strutturati, i passaggi di completamento dell’ordine sono facili, veloci e rassicuranti. Non ci sono complicazioni, perdite di tempo e aspetti non chiari, tutto si svolge in pochissimi step. Nei casi migliori, uno solo.
Allungare o rendere difficoltoso il momento clou di tutta l’esperienza di navigazione di un ecommerce è davvero controproducente, perché aumenta la percentuale di abbandono del carrello.
Se si abbandona il carrello, non c’è conversione. Se non c’è conversione, non si può dire di aver raggiunto l’obiettivo.
La linea strategica di un ecommerce performante si basa su rapidità e quantità limitata. La strategia di vendita, infatti, induce un’urgenza d’acquisto che aumenta l’appeal del prodotto.
Ecco alcuni esempi, giusto per capirci meglio:
- disponibilità temporanea dell’articolo
- scarsità dei pezzi presenti in magazzino
- limite temporale per ricevere sconti o prezzi di favore
- consegna immediata (o entro il tal giorno) in caso di ordine immediato
- presenza del prezzo non scontato accanto a quello scontato
- spedizione gratuita per una certa spesa minima
- garanzia di rimborso in caso di insoddisfazione o danni al prodotto
La garanzia di rimborso è una magnifica promessa verso il cliente. Primo perché lo lascia libero di tornare sui suoi passi. Secondo perché dà un’immagine aziendale estremamente forte in fatto di serietà e affidabilità.
Anche reputazione, customer care, monitoraggio e promozione contano. Altroché!
Gli ecommerce che convertono meglio di altri godono di una buona reputazione online, quindi di recensioni positive. Bisogna sempre puntare a un’offerta di qualità, lavorando con impegno e costanza.
Appurato ciò, anche le recensioni negative possono avere un fortissimo ritorno positivo sull’azienda!
Rispondere alle lamentele e alle osservazioni è un’ottima opportunità di customer care. L’azienda c’è, si assume le proprie responsabilità e ha realmente a cuore il soddisfacimento di ogni singola persona. Prendersene cura contribuisce a diminuire le distanze, umanizzando l’azienda stessa.
E chi abbandona il carrello? Come comportarsi con questa categoria di pubblico?
Verso queste persone si possono avviare azioni di retargeting via mail, ad esempio, tramite messaggi chiari ed efficaci e grafiche coerenti con quelle del sito.
Importantissimo è avere il controllo delle azioni e delle conversioni effettuate sull’ecommerce. Sempre.
Un ecommerce che funziona bene, infatti, si basa sullo studio del comportamento dei propri utenti. Agire a sentimento non è mai una buona idea. Agire a seguito della domanda e delle attività registrate, invece, porta un beneficio aziendale concreto.
Google Analytics, il pixel di Facebook e i tag di monitoraggio di Google sono strumenti indispensabili a questo scopo.
Non dimentichiamoci del potere della promozione! Non ovunque, ma sui canali giusti e con la strategia marketing più adeguata.
Le attività di advertising, sui social e su Google, possono restituire moltissimo all’azienda. Quello che conta è procedere nel modo giusto, accompagnando le persone lungo il percorso di conversione più efficace.
Un digital advertising specialist è il professionista perfetto per questo genere di valutazioni. Mettiti in contatto con noi per ricevere informazioni più dettagliate al riguardo, oltre a un preventivo personalizzato.
È facendo le cose per bene che gli ecommerce fruttano.
Insomma, il discorso è uno soltanto: se vuoi che il tuo negozio online rientri nella categoria degli ecommerce che convertono, bisogna avere un metodo e una strategia definiti. Solo così si massimizza il ritorno, economico e d’immagine.
Più il sito sarà chiaro, semplice, attraente, ottimizzato e focalizzato sul completamento dell’ordine, più verrà premiato in termini di conversioni.
Nessuno ha voglia di perdere tempo e di vivere la frustrazione di una necessità non soddisfatta: lavora al meglio e raccogli i frutti del tuo impegno!
