Gli italiani hanno definitivamente preso confidenza con i pagamenti digitali, anche se rimangono ancora affezionati al contante. Le nuove tecnologie stanno però facendo breccia tra i consumatori, che per il futuro vedono di buon occhio l’autorizzazione dei pagamenti tramite l’impronta digitale o più in generale la biometria.
In generale tra i pagamenti elettronici si fanno strada anche quelli per importi inferiori ai 5 euro, operati da 4 utenti su 10. Sono alcuni dei dati che emergono dall’analisi sulle modalità di acquisto del nuovo osservatorio mensile Findomestic, realizzato in partnership con Doxa, che scatta una fotografia in cui tre italiani su quattro preferiscono ormai i pagamenti elettronici nei negozi fisici.
Un altra ricerca condotta da Bnp Paribas ci dice che tra chi utilizza il pagamenti digitali più di un utente su tre lo fa tramite l’app della propria banca (il 44% delle donne e il 29% degli uomini), mentre tra i servizi più noti spiccano Postemobile (23,5%) e Apple Pay (23,3%). Anche la biometria inizia a suscitare l’interesse dei consumatori: quasi un italiano su due (48%) si dice favorevole alla scansione dell’impronta digitale per autorizzare i pagamenti, e un 3% acceterebbe una soluzione “estrema” come il chip sotto pelle.
Dopo anni di lento movimento, nel 2017 il Mobile Payment & Commerce sembra essere pronto a decollare anche nel nostro Paese. Lo scorso anno, infatti, il valore delle transazioni effettuate con carta ha raggiunto quota 220 miliardi di euro (+10% rispetto al 2016), cifra che corrisponde al 28% dei consumi totali delle famiglie italiane.
Secondo l’Osservatorio Mobile Payment del Politecnico di Milano il 21% delle transazioni sono state effettuate tramite modalità innovative di pagamento digitale (eCommerce, ePayment, Mobile Payment & Commerce, Contactless Payment, Mobile POS), in crescita del 6% rispetto al 2016, guidate da pagamenti con carte contactless (+150%) e mobile (+60%).
eCommerce ed ePayment continuano a rappresentare la componente di maggior valore nei New Digital Payment. L’acquisto di beni e servizi e il pagamento di ricariche, bollette e tasse tramite PC o Tablet con carta di credito o tramite Wallet (esclusi i pagamenti veicolati tramite Home Banking) valgono infatti 20,3 miliardi di euro, +10% rispetto al 2016.
Aumentano il numero degli utilizzatori di Mobile Payment in Italia e il loro livello di soddisfazione, così come gli esercenti (soprattutto i più grandi) che dimostrano di aver ormai compreso il valore di queste soluzioni, predisponendo i punti cassa e formando il personale. Unico segmento a dimostrare minore vivacità il Mobile Remote Payment che per la prima volta rallenta un po’ la corsa (+35% rispetto al 2016) e vale quasi 800 milioni di euro, dimostrando di aver raggiunto la sua maturità.