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NFT e retail, un binomio che funziona

By 24 Marzo 2022No Comments
Tempo di lettura
3 minuti

Che relazione esiste tra NFT e retail?
Scopriamo in che modo questa unione possa dare buoni frutti.

NFT e retail: per la Grande Distribuzione Organizzata possono esserci nuove buone opportunità. Quali, esattamente?

Prima di dare una risposta, facciamo un passo indietro per chiarire il significato dell’acronimo NFT.
Con questo termine (che sta per Non Fungible Token), ci si riferisce a una sorta di certificato di proprietà digitale che viene registrato grazie alla tecnologia blockchain.
Si tratta di documenti che conferiscono a una precisa persona la proprietà intellettuale di un bene digitale, compresi post social e video.

In altre parole, gli NFT abbinano prodotti e proprietari in modo univoco. Sono visibili a chiunque, non ci sono terze parti che possano interferire e le eventuali modifiche effettuate dai proprietari vengono via via registrate. Solo questi ultimi possono eliminarli o trasferirli di proprietà a qualcun altro.

Di recente, gli NFT hanno riscosso molto successo, forse perché il problema della proprietà di un prodotto su Internet è stato avvertito in misura crescente.

Gli NFT in Italia: ecco come vengono regolamentati.

Nel nostro Paese, il discorso relativo agli NFT è ancora un po’ articolato. Al momento non c’è una normativa specifica.
Esiste un corpus legislativo che si occupa degli strumenti con caratteristiche e finalità simili a quelle degli NFT. Il loro obiettivo è riuscire in qualche modo a regolamentare le questioni sollevate da tali certificati.

Chi rilascia NFT che rappresentano opere d’arte, fisiche o digitali, o altri elementi protetti da copyright come video, immagini e brani musicali, dovrebbe attenersi alla legge 633/1941 sulla protezione del diritto d’autore e diritti connessi.

A pensarci, questo è un comportamento che trova un senso in termini di correttezza: l’acquisizione o l’utilizzo di un bene protetto da copyright, di fatto, rappresenta una sua riproduzione. In quanto tale, essa deve avvenire solo dopo aver ricevuto il sì di chi lo detenga.
Giusto per completezza d’informazioni: salvo accordi specifici, gli NFT non trasferiscono nessun diritto sulle opere d’arte originali.

I vantaggi degli NFT in ambito retail.

La tracciabilità dei prodotti, ad esempio, può essere molto più precisa grazie al ricorso ai token non fungibili. Le informazioni contenute al loro interno non possono subire modifiche e ciò incrementa la fiducia e la trasparenza maturate lungo tutta la supply chain.

Gli NFT offrono l’intero storico delle fasi attraversate dai prodotti. Racchiudono informazioni sui diversi responsabili e su dettagli come il peso, le dimensioni o le certificazioni annesse.

Un altro vantaggio apportato da questi token risiede nel grado di sicurezza che sono capaci di offrire.
I dati contenuti in un NFT non possono essere contraffatti, eliminati o copiati senza autorizzazione. I dettagli che contraddistinguono un certo prodotto, pertanto, vengono gestiti rapidamente e in totale trasparenza.
Tutto questo ha implicazioni estremamente positive nell’ambito del commercio online, garantendo la certezza del prodotto e della sua origine.

Tra NFT e retail c’è un rapporto di mutuo vantaggio.

I benefici degli NFT per il mondo del business esistono e gli aspetti menzionati in questo articolo ne sono una primissima prova.
Migliorando alcuni passaggi della filiera commerciale, come ad esempio quelli connessi alla logistica, questi token hanno effetti positivi sull’intera operatività che sta dietro allo shopping, online o fisico che sia.
Più in generale, sono strumenti che puntano a colmare una carenza dell’online garantendo la proprietà digitale di un certo contenuto, un passo alla volta.

In ambito retail, seguendo un’ottica omnicanale, alcuni brand hanno già iniziato a sperimentare gli NFT. Certuni li hanno applicati a programmi fedeltà e vantaggi VIP, facendo loro corrispondere determinati beni fisici.
Non c’è dubbio che questi token possano rappresentare una nuova opportunità per la dimensione commerciale. Momento fondamentale, nel caso dei brand, sarà lo studio di una strategia con cui sfruttarli nel modo più vantaggioso possibile.

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