Come ogni anno già da metà gennaio le vetrine dei negozi online e offline si cominciano a riempire di cuori e peluche, tutto per ricordarci che il giorno di San Valentino sta arrivando. Sì certo non serve un giorno specifico per festeggiare l’amore, ma è innegabile che molti approfittano della ricorrenza per fare un pensiero alla persona amata, pensiero che spesso viene acquistato online.
Acquistare online per molti di noi non è solo un’abitudine, è soprattutto una comodità, riusciamo a fare acquisti ottimizzando i tempi di attesa o momenti della giornata liberi ma troppo brevi per andare in giro per negozi.
In un’occasione come quella di San Valentino, in cui si fa un regalo che vuole esprimere un sentimento, può essere utile, oltre a dare un’esperienza unica d’acquisto al cliente, proporre prodotti che possono essere personalizzati, soprattutto quando si acquista online, dove è facile in confronto con la concorrenza ed è sempre più difficile emergere tra un mare di offerte simili.
Nel nostro paese, secondo il rapporto “E-commerce in Italia 2018″, il 53% delle aziende italiane dispone già di un prodotto o servizio personalizzabile, di queste l’86% offre già ai propri clienti online la possibilità di personalizzarlo: il 17% in modo totale, mentre il 69% in modo parziale.
Ma cosa significa personalizzare quando si parla di acquisti online?
Si tratta di cucire addosso al cliente la propria offerta, in tutti i vari aspetti. Ogni singolo utente dovrà sentirsi capito e coccolato, perciò speciale agli occhi del brand. Dovrà vivere un’esperienza unica, che lo renda partecipe del prodotto che sta acquistando possibilmente rendendolo parte attiva della sua creazione.
Per poter personalizzare prima di tutto bisogna conoscere il nostro utente in ogni sua sfumatura, bisogna quindi riuscire a costruire quella che oggi viene chiamata Buyer Personas. Avere una conoscenza approfondita della propria Buyer Personas è fondamentale per creare una strategia di marketing efficace, per creare e migliorare prodotti, per gestire le trattative di vendita e per qualsiasi altra attività che riguardi la gestione della relazione con il cliente.
L’identificazione delle buyer personas comprende la raccolta e l’analisi di dati socio-demografici, dati relativi alle abitudini di acquisto, e ancora più importanti dal punto di vista delle strategie di marketing i dati comportamentali e motivazionali. Conoscere i problemi e i desideri dei clienti per poi risolverli e soddisfarli, questo crea un legame forte e duraturo.
Altro punto fondamentale è la personalizzazione della Customer Experience, l’e-shopper si aspetta che questa sia disegnata sulle sue preferenze, da quando mette piede “virtualmente” sull’ ecommerce fino alla gestione del post-acquisto.
In fine la personalizzazione del prodotto, dare la possibilità al cliente di poter partecipare alla creazione del prodotto è un forte incentivo all’acquisto. I clienti sono sempre più alla ricerca di prodotti che li renda unici, che li faccia distinguere dalla massa e i prodotti personalizzati sono in grado di rispondere al bisogno di esclusività.
La personalizzazione può riguardare direttamente il prodotto, il packaging o i servizi, in tutti questi casi si parla sempre di rispondere al meglio ad un’esigenza, desiderio del cliente, curare ogni minimo dettaglio di questa fase comporterà, quindi, benefici sia in termini di aumento delle vendite sia miglioramento nella relazione con i clienti.