Vista la grande mole di ricerche sui motori di ricerca, raggiungere le prime posizioni nelle SERP (Search Engine Results Page) risulta veramente complicato: per accelerare questo processo,dei link inbound oltre che chiaramente di SEO.
Mentre il SEO (Search Engine Optimisation) è un argomento già mille volte trattato e sviscerato, quello dei link inbound è meno chiaro e meno discusso.
I link inbound non sono altro che dei collegamenti ipertestuali che partono da una pagina e ti portano ad un altra che ha un forte nesso con l’argomento della pagina precedente, in ottica SEO è un “suggerimento” per approfondire l’argomento, ma allo stesso tempo agevola il lavoro dei motori di ricerca. Visto la loro natura sono anche un “termometro” della qualità dei contenuti.
I motori di ricerca prendono molto in considerazione questi “backlinks”, link esterni che rimandano ad un sito, considerandoli come “raccomandazioni”, che indicano che il sito è affidabile ed è raccomandato per via delle informazioni fornite.
I link devono essere di qualità
Nella logica alla base di Google (e degli altri motori di ricerca) ogni link è come un voto che una pagina da ad un’altra pagina web. Originariamente il fattore quantitativo era decisamente prevalente (più link ho è meglio è!) ma col tempo, soprattutto a causa dello spam, questo meccanismo è cambiato drasticamente verso un ottica di tipo qualitativo. Un link si intende “di qualità” quando:
- è naturale: cioè non è stato acquistato, frutto di accordi (scambio link) o inserito mediante meccanismi automatici come avviene all’interno di forum o nei commenti di un blog; un link è “naturale” quando inserito in un contesto coerente (ad esempio un articolo che tratta tematiche affini) ed in modo che non lasci presumere diverse finalità rispetto al giusto e normale desiderio di offrire all’utente una risorsa preziosa attaverso la quale approfondire un argomento;
- è contestuale: due pagine che si linkano dovrebbero avere dei fattori di affinità tra di loro (affrontare stesse tematiche, rivolgersi allo stesso target di pubblico, a persone che parlano la stessa lingua, ecc.);
- è esclusivo: col termine “esclusivo” intendo che un link ha tanto più valore tanto minore è il numero di link ospitati da quella pagina; viceversa pagine che ospitano centinaia di link distribuiranno ben poco valore alle risorse linkate;
- proviene da un sito con una buona reputazione: un link proveniente da un sito di qualità avrà sicuramente un maggior peso rispetto allo stesso link proveniente da un sito con una bassa reputazione (il PR è uno degli indici per valutare la reputazione di un sito).
Quindi il fattore determinante affinché i nostri link inbound siano utili per il nostro posizionamento è l’autorevolezza dei siti a cui ci indirizzano. Collegamenti con siti certificati, con un ranking importante da parte di Google e con un anchor text naturale portano valore aggiunto, al contrario di link di spam collegati a siti di bassa qualità, che il motore di ricerca “bolla” attraverso il proprio algoritmo rendendo più difficoltosa la link building.