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In Italia l'Internet Advertising da smartphone cresce del +54%

By 10 Dicembre 2015No Comments
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Presentati allo IAB Forum i dati di Osservatorio Internet Media della School of Management del Politecnico di Milano e IAB Italia: nel nostro Paese la pubblicità su internet vale 2,15 miliardi, il 30% di tutti gli investimenti promozionali sui media. «Anche nel 2015 il mercato cresce a due cifre. A trainarlo sono soprattutto i social network, seguiti dai video», spiega Marta Valsecchi, Direttore dell’Osservatorio Internet Media.
Il mercato dell’Internet Advertising vale oggi 2,15 miliardi di euro, pari al 30% degli investimenti sui media evidenziando quindi la consapevolezza sia degli utenti che delle aziende dell’importanza di questo canale.
«Anche nel 2015 il mercato cresce a due cifre, al di sopra delle aspettative di inizio anno – ha detto Valsecchi -. Si confermano alcuni grandi trend, come Social, Video, Mobile e Programmatic Adv. A trainare il mercato sono soprattutto i social network, che registrano un incremento del 63% rispetto al 2014 e sono responsabili di oltre metà della crescita complessiva. Al secondo posto come driver di crescita si confermano i Video (+19 % sull’anno passato) che crescono sia su Mobile sia su PC, mentre al terzo posto si piazza la Search che continua a crescere (+5% nel 2015)», dice Marta Valsecchi, responsabile della ricerca.
La ricerca ci racconta che la spesa sui PC rimane piuttosto invariata +1% mentre cresce del +54% la spesa per l’internet advertising su smartphone e quindi dispositivi mobile, passando da 293 a 452 milioni di euro, cioè oltre un quinto del totale. Questo si considera solo un punto di partenza, le potenzialità del mobile sono enormi e le possibilità di crescita altrettanto.
Altro trend che continua a crescere è lo sviluppo dei Programmatic Advertising sempre sul Mobile, ovvero l’automazione del processo di vendita o acquisto di spazi pubblicitari per raggiungere in maniera veloce e precisa un determinato gruppo di utenti ben profilati. Tutto questo visto sia con una logica di investimenti ma sopratutto di azioni programmate, andando così a sviluppare la programmazione multicanale.