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L’arredo e il design si muovono online

By 25 Settembre 2018Gennaio 2nd, 2024No Comments
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2 minuti

Gli acquisti online di vario genere sono il pane quotidiano per moltissimi utenti, ed ora siamo arrivati anche agli acquisti online per l’arredamento e il design. Gli italiani coinvolti in acquisti online per il settore del design sono circa il 56% della popolazione. Un numero in crescita.

C’è voluto un po’ per svecchiare i meccanismi di questo settore, ma alla fine le aziende hanno imparato a comprendere tutto il potenziale del web e a investire sul target dei Millennials, fino a fare degli eCommerce la loro punta di diamante non solo per le vendite in Italia, ma anche per l’export, considerando il fascino del made in Italy.

Comodità, scelta, velocità. Queste sono le ragioni più comuni per cui le persone preferiscono gli eCommerce di arredamento rispetto ai negozi fisici, anche quando si tratta di oggetti d’arredo e design. La possibilità di vagare digitalmente per un magazzino capace di dare diverse opzioni e scelte a seconda dei gusti e delle necessità è sicuramente una delle ragioni principali per cui le persone preferiscono i negozi online.

I numeri nel settore dell’arredamento di design online, vedono l’Italia primeggiare nella classifica europea: la media degli acquisti effettuati in questo comparto, infatti, si dimostra superiore rispetto a quelle della maggior parte dei paesi della zona EU. Solo le nazioni nordiche hanno fatto meglio (+7%), e questo è del tutto normale, visto che è da lì che provengono alcuni dei marchi più rinomati di home design. L’Italia, dal canto suo, ha primeggiato nel settore dell’arredamento di design vintage: qui da noi, infatti, i consumatori dimostrano di apprezzare molto i mobili antichi, con un 38% di italiani che usa il web per scovare questi pezzi esclusivi. Tornando all’arredo online, il nostro Paese ha visto una crescita esponenziale nell’ultimo anno: il settore degli acquisti digitali è stato infatti investito da un aumento pari al +48% in termini di vendite uniche. Ancora una volta, sono i giovani Millennials a farsi promotori di questa tendenza.