Lo evidenza la ricerca di Quantcast “Mobile & Me – ridefinite le opportunità per i brand”. Il 37% dei giovani crede che la riconoscibilità del marchio sia amplificata dalla pubblicità che ricevono sui dispositivi mobili.
La ricerca rivela che il 64% dei consumatori intervistati è stato influenzato all’acquisto da annunci pubblicitari ricevuti su smartphone – cifra che sale all’80% tra i millennial. Ma, sottolineando l’importanza della possibile personalizzazione del mobile advertising, il 43% afferma di essere più favorevole a comprare da una realtà che invia pubblicità rilevante sullo smartphone.
Nonostante il mobile advertising, in passato sia stato demonizzato, considerato spamming, oggi viene tenuto altamente in considerazione un brand che fa pubblicità in maniera rilevante sul mobile che un brand che la limita, il 76% degli utenti accetta più favorevolmente la pubblicità se ha rilevanza rispetto alle proprie effettive esigenze.
“Il mobile advertising è efficace quando il messaggio viene consegnato nel giusto contesto, è rilevante e spinge al brand engagement. Il report rivela il gap tra le pubblicità inviate al consumatore e le loro alte aspettative nei confronti degli investitori – ha commentato Ilaria Zampori, general manager per l’Italia di Quantcast. – Il comportamento dei consumatori su mobile si è evoluto. Il 45% dei millennial usa i dispostivi mobili per fare acquisti durante il tempo libero, ha grandi aspettative sulle campagne pubblicitarie su mobile e giustamente chiede più rilevanza e creatività agli investitori e ai brand”
Fonte: Quantcast