Ma si paga ancora in contanti? Domanda più che lecita in un paese sempre più digitale, dove le notizie si apprendono dai social network e dove sono sempre più in voga piattaforme online come Netflix e SkyGo. Fino al 2017 la risposta era si, l’86% dei pagamenti veniva effettuato in contanti, ed eravamo terzultimi in Europa per utilizzo di carte e bancomat.
Il 2017 è stato l’anno della svolta per le abitudini degli italiani, oggi le nuove modalità di pagamento ci stanno conquistando, si tratta di un mercato che oggi vale 46 miliardi di euro, sempre secondo l’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano, ovvero il 21% dei pagamenti digitali è ancora eseguito con carta, ma si stima che nel 2020 il valore sarà più che raddoppiato, raggiungendo quota 100 miliardi.
La corsa dei nuovi pagamenti digitali si prevede che proseguirà nei prossimi anni, il contributo maggiore a questa crescita sarà probabilmente riconducibile a:
L’implementazione obbligatoria della strong authentication (3DS v2 – DSP2): Si tratta di un’autenticazione a più fattori (forte) basata sull’utilizzo congiunto di metodi di autenticazione individuale. Tale modalità sarà resa obbligatoria dalla seconda versione della direttiva, che entrerà in vigore il 14 settembre 2019, sui servizi di pagamento europei (PSD2). Tale norma ne imporrà lo standard obbligatorio per tutti pagamenti elettronici. La conseguenza più evidente di questa nuova disposizione sarà nei cambiamenti strutturali delle parti interessate e nella modifica dei percorsi di pagamento attuali.
Indispensabilità del percorso omnicanale: Sono le diverse abitudini di acquisto degli utenti ad aver determinato le varie possibilità di pagamento, Click & collect, web to store, store to web, etc… . Il consumatore vuole flessibilità e una totale disponibilità del retailer ad adattarsi al suo stile di vita che oggi prevede sempre di più il consultare e fare acquisti su diversi canali. L’omnicanalità diventa quindi un’obbligo ed un’opportunità per il retailer che vuole crescere.
Dimmi come paghi e ti dirò chi sei: Spesso concepita come l’ultimo tassello dell’acquisto, una fase puramente tecnica, oggi il momento del pagamento può e deve diventare un ulteriore momento di conoscenza dei consumatori. Se ben studiata la fase del pagamento è capace di rivelarci preferenze, abitudini, tutte informazioni che permettono di identificare e rimuovere ostacoli alla conversione.
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale contro le frodi: L‘intelligenza artificiale acquisterà sempre più spazio nel nostro quotidiano poiché consente un’analisi istantanea e dinamica dei rischi associati a una transazione d’impulso, per il quale l’immediatezza è essenziale e l’intervento umano sarebbe costoso e non compatibile con le tempistiche richieste.
Pagine di pagamento sempre più sicure e personalizzate: Sfida non semplice quella di esternalizzare la sicurezza dei pagamenti online, personalizzando la pagina garantendo comunque una continuità dell’esperienza del cliente. Tutto questo si ottiene tramite gli Hosted Fields per i quali tutti i dati sensibili inseriti sono esternalizzati a una terza parte affidabile che rispetta gli standard di sicurezza richiesti, semplificando così per i retailer il quadro per la compliance con questo standard.
Dare la possibilità di combinare diversi metodi di pagamento: Sarà importante offrire modularità e flessibilità anche in questa fase del percorso d’acquisto prevedendo la possibilità di combinare diversi metodi di pagamento, e quindi evitare l’abbandono del carrello.
La Fintech integration: Alleanze tra banche tradizionali e le Fintech, sono ormai necessarie per supportare l’offerta di servizi e tecnologie aggiuntivi per i clienti. con l’obbiettivo comune di l’ottimizzarne l’esperienza d’acquisto.
Lo sviluppo dell‘Instant Payment: Quest’anno, l’implementazione di questo metodo di pagamento, dovrebbe avere un’accelerata. Le sue caratteristiche di immediatezza, di disponibilità 24/24 e di irrevocabilità lo rendono una via di mezzo tra il trasferimento e le transazioni in contanti. Sarà, però, fondamentale chiarire le regole di gestioni delle frodi per infondere sicurezza sia nel retailer che lo propone che nel consumatore che lo utilizzerà.