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Qual'è il rapporto degli italiani con Internet?

By 10 Luglio 2018No Comments
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Sembra ieri ma sono trascorsi trentadue anni dal primo collegamento Internet in Italia, era infatti il 30 aprile 1986 e da allora non è eccessivo parlare di una vera e propria rivoluzione. Da allora i dispositivi per navigare su Internet sono molteplici, ma il 69% degli italiani accede alla Rete solo con lo smartphone. Questo è quanto  emerge dal rapporto Internet@Italia2018, realizzato dall’Istat e dalla Fondazione Ugo Bordoni (Fub), sulla diffusione di Internet e sui divari digitali presenti nel nostro Paese.

Il traffico generato dagli smartphone supererà quello generato dai PC, infatti quest’ultimo nel 2016 rappresentava il 56% del traffico Internet totale e quello da smartphone il 17%; nel 2021 le percentuali si ribaltano, la ricerca infatti prevede che gli smartphone passeranno al 39% e i personal computer scenderanno al 28%, circa 30 punti percentuali in meno. Il traffico cresce, ma in misura molto inferiore agli smartphone, anche per gli altri dispositivi.

Dalla ricerca si evince, inoltre,  che gli utenti regolari sono passati dal 32,4% della popolazione con più di sei anni del 2006 al 61,3% di due anni fa. Attualmente il 65,3% usa Internet e addirittura il 71,7% delle famiglie accede alla Rete. Si notano tuttavia differenze notevoli a seconda dell’età e del titolo di studio. Per citare qualche dato, a navigare regolarmente è l’86,7% dei baby boomers laureati (persone che sono nate tra il 1946 e il 1965), il 71,4% tra i diplomati e il 40,3% di chi possiede la licenza media.

Si parla poi di generazione di transizione quella che è nata a dal 1966 al 1980, in questo caso, chi ha conseguito almeno la laurea, naviga addirittura nel 96,4% dei casi contro chi ha raggiunto solo il diploma  che naviga solo nell’86,4% dei casi.
Chi invece dispone solo della licenza media è online con una certa regolarità solo nel 66,6% dei casi. Dei millennials ( chi è nato tra il 1981 e il 1995)   si sente parlare spesso e anche in questo caso  ci sono notevoli differenze a seconda del titolo di studio, infatti naviga con maggiore assiduità chi è laureato (93,9%), rispetto a chi è diplomato (90,3%) e chi si è fermato alle scuole medie (72,2%). Complessivamente senza fare differenze di età, usa Internet l’89,6% dei laureati, il 79,4% dei diplomati e il 57,7% di chi la licenza media. Molto più distaccati si trovano coloro che hanno solo la licenza elementare (26,1).

In generale nello studio sui progressi del settore digitale tra i 28 Stati membri dell’Ue l’Italia occupa la venticinquesima posizione, la copertura a banda larga è aumentata dal 41% della popolazione nel 2015 al 72% nel 2016, la copertura dei servizi Internet attraverso banda larga, è accettabile sia per la rete fissa che per quella mobile, dato non trascurabile se si considera che il 21,6% è online solo con il proprio cellulare. 

Fonte: Istat, Fondazione Ugo Bordoni (Fub)