Skip to main content
News

Retail 4.0, a che punto siamo

By 16 Novembre 2017Gennaio 2nd, 2024No Comments
Tempo di lettura
2 minuti

E’ in dubbio che internet e l’eCommerce hanno cambiato il modo di concepire l’acquisto ed anche il settore della vendita al dettaglio, l’ultimo anello della catena di produzione e distribuzione, è in pieno stravolgimento grazie alle novità tecnologiche. È il retail 4.0 la convivenza naturale tra l’online e i punti vendita, allinearsi all’evoluzione dei consumatori che vivono sempre più spesso una doppia vita analogica e digitale, usano tanta tecnologia fissa e mobile, sono influenzati non solo dai media tradizionali ma anche dai social media.

La prima fase di questa che possiamo definire come una rivoluzione, è stata caratterizzata dall’affermarsi dell’eCommerce che, attraverso pc e tablet, ha cambiato (se non sconvolto) le logiche del business retail. Dopo la fase di diffusione di smartphone e il lancio di piani di accesso dati più economici e veloci, sono oggi i dispositivi mobile a sconvolgere ulteriormente questo ecosistema, sia presso il punto vendita fisico sia online.

In parte le  stiamo già vivendo nei supermercati che si sono dotati di casse automatiche dove, dopo aver utilizzato lo smartphome per passare tutti i codici a barre della merce da acquistare, si può pagare velocemente e comodamente in autonomia. Questa evoluzione ci fa quindi pensare che presto  potremmo avere punti vendita interamente digitali e connessi alla rete, senza più personale ad interagire coi clienti.

Una  analisi di McKinsey, che ha condotto quest’anno, dal titolo “Retail 4.0: The future of retail” ha provato a riassumere il percorso che sta portando i principali brand globali a rivedere modelli e opportunità di crescita e sviluppo. Questa nuova era del retail prende vita a partire da un utilizzo efficace della tecnologia legata all’Internet of Things. A cominciare, per esempio, dall’utilizzo di sensori integrati negli oggetti: dai tag RFID e NFC alle videocamere di sorveglianza, passando per i sistemi di rilevazione termici, fino ad arrivare agli smart code. In ogni caso il Retail 4.0 si pone l’obiettivo di personalizzare ogni servizio, sfruttando l’utilizzo di quella innovazione che ha caratterizzato la lunga storia del commercio.

Retail 4.0 sono tanti format diversi che sfruttano il mondo fisico e il mondo virtuale, il cloud e la mobility, scegliendo sempre più spesso soluzioni ibride e iperconvergenti. Si compra online e si ritira in store, si sceglie in store e se la merce non c’è si ordina online, si acquista in rete ma se l’oggetto non piace si va in negozio a restituirlo. I negozi sono sempre più connessi e comunicanti ed offrono ai clienti varie formule per consultare le informazioni online: totem, tablet, specchi e pareti interattive ma anche app e soluzioni come Qr code e beacon che consentono di incanalare messaggi e gestire meglio la relazione.

Il retail deve quindi cambiare pelle, deve incrementare  l’uso delle tecnologie estremamente più intelligente e integrata, e farne un uso  più creativo. La sperimentazione diventa parte del programma di ingaggio, finalizzato a studiare meglio i comportamenti dei consumatori ma anche i loro gusti.

Fonte: McKinsey