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Quanto è importante una comunicazione mirata e personalizzata?

By 14 Marzo 2019Gennaio 2nd, 2024No Comments
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2 minuti

Gli eshopper sono stufi di essere bersagliati da continue comunicazioni sia online che offline, da spam, promozioni e pubblicità, quello che realmente vogliono è una comunicazione mirata e personalizzata.

Secondo numerosi studi, ogni giorno il consumatore medio sarebbe esposto addirittura a 10 mila messaggi pubblicitari. Inoltre, secondo Microsoft, a causa del crescente numero di distrazioni quotidiane la durata della loro attenzione, su un contenuto, sarebbe ridotta a un tempo di appena 3 secondi.

Oggi i brand si confrontano con un utente che utilizza diversi device, che ha differenti comportamenti e desidera una comunicazione più empatica, costruita su i suoi reali bisogni, un vero confronto Human to Human. Per poter raggiungere questo livello di intimità il punto di partenza è sempre la conoscenza dell’utente, la costruzione della buyer persona.

L’analisi della buyer persona comprende la raccolta e l’analisi di dati sociodemografici, dati relativi alle abitudini d’acquisto, metodi di pagamento, ma solo questo non basta, quello che aiuta realmente la creazione di un’interazione di tipo empatico è la determinazione dei dati motivazionali e comportamentali.

Conoscere le loro problematiche, i loro bisogni è molto più utile che conoscerne l’età o la provenienza geografica, permette di poter creare contenuti più rispondenti ai bisogni reali e non quelli che noi vorremmo che avessero. Per fare ciò bisogna immedesimarsi in loro, comprenderne “le strutture di pensiero” come direbbe David Meerman Scott. Secondo lo scrittore e Marketing Specialist, infatti, per costruire un rapporto proficuo e duraturo con il proprio target, bisogna conoscerlo talmente bene da cominciare a pensare come lui.
La creazione della buyer persona ci aiuta a comprendere chi è realmente il nostro cliente, il modo in cui ragiona, gli obiettivi e le ragioni che lo portano su nostro sito, o all’acquisto del nostro prodotto e quindi a poter confezionare un’offerta che soddisfi a pieno i suoi bisogni.

Ricevere comunicazioni personalizzate e personalmente rilevanti fa sì che:

  • Aumenti positivamente la percezione del brand
  • Si incrementi la propensione all’acquisto di determinati prodotti/servizi
  • Si crei un contesto emotivo utile alla condivisione di informazioni tra gli utenti
  • Sia resa più facile la comunicazione cross-device
  • Aumenti l’attenzione dell’utente sul nostro sito, aumenti il tempo passato a leggere i nostri contenuti

Una comunicazione personalizzata non si deve però solo limitare al contatto iniziale, ma deve seguire il cliente in tutte le sue fasi, comportando un continuo studio dei suoi comportamenti per creare non solo comunicazioni mirate ma anche esperienze di valore, in grado cioè di far sentire l’utente importante per il brand.