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La logistica costa fino a 2 punti di Pil per le sue inefficienze. La svolta è il digitale

By 9 Maggio 2019Gennaio 2nd, 2024No Comments
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2 minuti

Le inefficienze del sistema infrastrutturale e logistico italiano pesano tra i 25 e i 35 miliardi di euro all’anno, cioè tra l 1,5 e il 2% del Pil.
È quanto emerso durante il convegno dal titolo “Infrastrutture digitali e logistica delle merci. Priorità strategiche per Genova e per l Italia”.

La logistica è in prospettiva uno dei settori con il maggior tasso di trasformazione e cambiamento sia a livello operativo che strategico: infrastrutture e operatori hanno iniziato a sperimentare e utilizzare soluzioni ‘in connettività’ abilitate dallo scambio di dati e informazioni, spingendosi in aree dove il fisico e il digitale convergono. Soluzioni che sono utilizzate per gestire l’ultimo miglio, la composizione dei magazzini, i trasporti e le flotte, con ricadute sull’intera Supply Chain.

Il settore della logistica genera 85 miliardi di euro di valore aggiunto (5% del totale italiano); impiega circa 1,1 milioni di lavoratori; rappresenta il sistema portante su cui si muovono 887 miliardi di euro di interscambio commerciale dell’Italia con il mondo. Infine, rappresenta l’asset distributivo del Paese e di posizionamento dei prodotti e della manifattura italiana nel mondo (oltre 463 miliardi di euro nel 2018).

Secondo il World Economic Forum, da qui al 2025 ci sono 1,5 trilioni di dollari di valore in gioco per gli operatori logistici e ulteriori 2,4 trilioni di dollari di benefici per la società a seguito della trasformazione digitale del settore.

O si innova o si è fuori

Mai come in questo periodo vengono spediti pacchi e pacchetti di ogni tipo, ogni singolo giorno, vengono consegnati in tutto il mondo ben 85 milioni di pacchi e documenti. Le tendenze demografiche globali in aumento e il continuo crescere dell’e-commerce stanno dando una grossa spinta al settore della logistica.

Settore che però non può permettersi di dormire sonni tranquilli e godere di questi frutti senza innovarsi.

Sempre secondo il World Economic Forum i prossimi trend della rivoluzione digitale nel settore logistico saranno:

  • L’utilizzo di Big Data
  • La creazione di piattaforme digitali che permettano consegne giornaliere in tutto il mondo.
  • L’utilizzo di mezzi digitalizzati  che sfruttano la guida autonoma o droni
  • L’adozione di forme avanzate di economia circolare, per ridurre le emissioni e i consumi
  • La condivisione delle infrastrutture logistiche
  • Uso di tecnologie IOT che possono, tra le varie fornire ottenere accesso al flusso di informazioni con maggiore affidabilità, velocità e sicurezza, tracciando ogni momento della consegna e monitorando per esempio le  variazioni di temperatura, di umidità, di pressione, di altitudine, ma anche informazioni rispetto a movimenti, a urti e a manomissioni. Pensiamo a quanto questo può essere utile nel mondo dell’industria agroalimentare, ad esempio.

Tutto questo per ribadire l’importanza che ricopre la digitalizzazione del settore, i l salto di qualità avverrà solo quando tutto il sistema sarà connesso, integrato, automatizzato.

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