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L’intelligenza Artificiale (AI) VS l’ heavy eShopper

By 29 Giugno 2018Gennaio 2nd, 2024No Comments
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2 minuti

8 mln di Heavy eShopper considerano positiva la presenza dell’ Intelligenza Artificiale (AI) nei servizi digitali, questo è quanto emerge dalla ricerca 2018 di Experience Matters presentata ieri a al Poli.Design di Milano. L’AI infatti, non è più fantascienza. Quotidianamente abbiamo a che fare con essa in modalità diverse e sempre più evolute, in particolar modo nel settore marketing.

La ricerca si è focalizzata sugli heavy eShopper italiani, ovvero i consumatori multicanale più evoluti, pari a 13,5 mln di italiani maggiorenni che hanno acquistato online almeno 1 volta al mese  negli ultimi 12 mesi.

Su questi 13,5 milioni di utenti,  la quasi totalità ha incontrato tecnologie legate all’Intelligenza Artificiale almeno una volta durante la navigazione. Tra questi 13,5 milioni, 12,5 utilizzano servizi erogati con il supporto di Intelligenza Artificiale, che per il 64% degli utilizzatori (8 milioni di utenti) rappresenta una cosa positiva. Il 30%, invece, ha nei confronti dell’AI un atteggiamento di indifferenza (la metà di questi non la ritiene importante per la fruizione del servizio) e, infine, il 6%, poco più di 700 mila persone, ha maturato un’opinione negativa.

Dai riscontri dell’analisi risulta anche che, in fatto di erogazione dei servizi, l’Intelligenza Artificiale è percepita dal 32% come una vera opportunità per chi effettua circa a un acquisto al mese, una percentuale che sale al 45% tra chi effettua almeno un acquisto a settimana. Di questi ultimi però solo il 24% è totalmente ottimista riguardo ad un uso corretto dell’AI rispetto alla propria privacy.

Le aspettative verso l’Intelligenza Artificiale sono alte: il 52% la associa ad una maggiore velocita’, il 46% e’ convinto che porti piu’ servizi e funzionalita’, il 43% maggiore aderenza alle esigenze personali e il 37% maggior gradevolezza dell’interazione e della navigazione.

Gli heavy eShopper, adottano ancora un approccio multicanale: comprano sia nei negozi fisici sia sul web, con l’eccezione di viaggi e biglietti degli eventi ormai acquistati solo online. Quasi la metà parte dai motori di ricerca, mentre il 36% accede in modo diretto al sito del brand desiderato. Chi compra online però risulta ancora restio a fornire i propri dati personali: per la maggior parte degli utenti la richiesta è motivata solo dall’obiettivo di inviare pubblicità mirata o rivendere le informazioni a terzi. Solo il 4% del campione lo considera un modo per migliorare il servizio.

Gli heavy eShopper nei confronti dell’ AI , in fine, sono stati classificati in:

  • Cross-Border coloro che acquistano online con una frequenza alta (4,2 milioni di italiani) che guardano con un pò di diffidenza l’interazione con l’AI
  • opportunist (5,8 milioni), quelli che acquistano anche due o tre volte al mese per convenienza economica, che guardano all’AI come a un’opportunità: permetterà loro di fare acquisti in modo più veloce e più aderente alle esigenze personali
  • goal-focused, il gruppo più piccolo (poco meno di un milione), rappresentato dagli utenti che sanno cosa cercare e comprano una volta a settimana, per loro l’acquisto online significa relax e abitudine, per questo nutrono grandi aspettative nei confronti dell’intelligenza artificiale
  • digital explorer, i più social sono 2,6 milioni di italiani, con alta frequenza di acquisto e grande fiducia nell’AI